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Circolazione veicoli storici nel Comune di Verona 2023/24

L'Ordinanza Sindacale n. 45 del 29 settembre 2023 dispone il divieto di circolazione dei veicoli alimentati a benzina sino ad euro 1 ed a diesel sino ad euro 4, oltre che ciclomotori e motocicli euro 0, nelle giornate dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.30 alle 18.30 a partire dal 1 ottobre 2023 fino al 15 dicembre 2023, e dall' 8 gennaio 2024 al 30 aprile 2024, con esclusione delle festività infrasettimanali, salvo più pesanti restrizioni in caso di sforamento dei limiti ai valori PM10 (allerta arancio / rossa).
Al punto esclusioni, lettera "n", è stata fatta una parziale deroga per i veicoli d' interesse storico e collezionistico, di cui all’art. 60 del Nuovo Codice della Strada, valida SOLO in occasione di manifestazioni. Segnaliamo inoltre una deroga (lett. "z") prevista per i veicoli condotti da persone che abbiano compiuto i 70 anni d'età purchè di potenza inferiore ad 80 kW (circa 108 cv) e solo in periodo di nessuna allerta (colore verde); infine una deroga (lett. "m") per recarsi alla revisione obbligatoria, limitatamente al percorso necessario

N.B. Tali deroghe valgono solo nel territorio Comunale, non per la Provincia; Vi invitiamo quindi ad informarVi  sulle disposizioni previste dai singoli Comuni in cui dovrete transitare.

Si raccomanda ai signori Soci di portare sempre a bordo della vettura o moto una copia dell’attestato di storicità o dell’omologazione

LINK all'ordinanza:
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Richiesta targhe di origine o coeve alla nascita del veicolo

E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 26 settembre 2023 il cosiddetto “Decreto targhe storiche” emanato il 4 agosto 2023 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione per i veicoli di interesse storico e collezionistico” in riferimento alla legge 178 del 30 dicembre 2020.Le disposizioni del decreto attuativo entrano in vigore il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sono applicabili a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla predetta data. Da quel momento sarà quindi possibile dotare il proprio veicolo di interesse storico e collezionistico (individuato mediante il Certificato di Rilevanza Storica come da art. 60 del Codice della Strada) di quel prezioso corredo che ne completa le caratteristiche di originalità: un obiettivo che ASI, insieme agli altri attori, perseguivano da tempo sensibilizzando il legislatore sulla formulazione di normative nazionali che tutelino sempre di più e sempre meglio il settore del motorismo storico.Il decreto attuativo determina e indica chiaramente le modalità di applicazione della legge, a partire dalla richiesta che il proprietario dovrà presentare presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o un Ufficio della Motorizzazione Civile. Le istanze posso essere avanzate per i veicoli di interesse storico e collezionistico dotati di Certificato di Rilevanza Storica radiati d’ufficio o per esportazione, per quelli reimmatricolati e per quelli di origine sconosciuta. Il rilascio delle targhe storiche è soggetto al pagamento di 549,00 euro per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole.


Link alla Gazzetta Ufficiale


Revisione veicoli storici

Con il regolamento del marzo 2010 le vetture storiche dovranno essere revisionate ogni due anni e non più ogni anno come precedentemente previsto. Si segnala poi che per i veicoli costruiti prima del 1 gennaio 1960, (già interessati da una circolare ministeriale nel 2018) dal 20/11/2021 è possibile presentare il veicolo in qualsiasi officina autorizzata e non più, come avveniva in precedenza, solo nei centri provinciali della Motorizzazione Civile. In questo modo il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile è venuto incontro alle richieste del mondo dei collezionisti e dell’Automotoclub Storico Italiano, che rappresenta la più grande associazione di settore: lo spostamento, spesso per diversi chilometri, di un veicolo ultra-cinquantennale non è sempre di facile gestione. D’ora in avanti, inoltre, occorre rivolgersi presso le sedi provinciali della Motorizzazione solo se il mezzo storico non può affrontare le prove sui rulli dinamometrici delle normali officine. In questo caso, i controlli della frenata si svolgeranno con l’uso di un dispositivo GPS ed il veicolo alla velocità di almeno 40 chilometri orari per calcolare una decelerazione superiore a 4,5 metri al secondo. Non solo. Nel nuovo decreto è stata inserita anche la deroga al controllo delle emissioni per i veicoli costruiti prima del 4 agosto 1971.